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Musei e Monumenti

Ultima modifica 16 febbraio 2024

Argomenti :
Patrimonio culturale

Ara Romana

Via Matteotti

L’ara votiva in granito, rinvenuta nel Parco della ex villa Busca dove pare fungesse da basamento di un tavolo in marmo, è stata donata al Comune e attualmente si trova nel cortile della scuola primaria in via Matteotti. L’iscrizione incisa (riportata anche nel “Corpus inscritionum latinarum” stampato a Berlino nel 1877), segno che Lomagna in epoca romana era una realtà individuabile e abitata, così recita: Herculi Aurelius Leontius cum suis V.S.L.M. (Voto Solvit Libens Merito). “Aurelio Leonzio con i suoi sciolse il voto a Ercole di propria iniziativa”


Cappellina del Lavandè

Località Mirasole

Purtroppo non sono presenti documenti che possano accertare con precisione l’edificazione della cappellina tuttavia gli storici sono propensi a collocare la data di inizio lavori nel XVII secolo. La citazione posta sulla lapide sopra la porta ci suggerisce il motivo della costruzione per chiedere protezione delle disgrazie contro il raccolto. "Alla Madre di Dio affinchè i frutti, il frumento, le vigne e i germogli giammai vengano distrutti dalla grandine e tenga lontano la grandine, le malattie del frumento e rimuova la brina, gli insetti e le locuste”.


Chiesa parrocchiale SS. Pietro e Paolo

Piazza della Chiesa

La costruzione della Chiesa, iniziata nel 1611, è stata oggetto di una travagliata storia. La struttura interna è moderna ad un’unica navata, di lunghezza (20 m) e di larghezza (10 m) piuttosto limitate rispetto alle Chiese Parrocchiali del tempo. È coperta da una volta decorata ed ornata elegantemente come il coro posto dietro l’altare che nel Tabernacolo in legno dorato conserva la S. Eucarestia. All’interno della Chiesa vi sono due cappelle laterali dedicate a S. Carlo e alla Beata Vergine dei Sette Dolori, oggetto di un’intensa devozione popolare.


Cimitero

Via Osnago

Curiose le sue origini in quanto fino al 1800 i lomagnesi seppellivano i loro cari in aperta campagna o attorno alla Chiesa, sulla piazza, o “per qualcuno di riguardo” (Don Francesco Carini nel Liber chronicus) all’interno della Chiesa stessa Costruito nel 1820 ed è sempre rimasto dove è ubicato tutt’ora.


Monumento ai caduti della Seconda Guerra Mondiale

Via IV NovembreIl Monumento ai Caduti ad opera del Dott. Arch. Ferruccio Cerrutti si trova nell’asse viario principale del Paese a testimonianza di tutti i Caduti della Seconda Guerra Mondiale a cui i Lomagnesi vollero tributare il riconoscimento. Correvano gli anni ’60 del ‘900 quando un Comitato di cittadini presieduto dal Sindaco Ezio Citterio volle costruire questa importante “opera alla memoria” per celebrare i caduti. Il Comitato composto dal Sindaco, dal Parroco, da cinque combattenti e reduci, da due mutilati ed invalidi di guerra, da due consiglieri comunali, da un rappresentante dei Commercianti ed uno degli industriali si costituì formalmente nel 1965 e nel 1965 inaugurava il monumento la cui costruzione fu curata dall’impresa edile del costruttore Agostino Mavero. All’inaugurazione il Sindaco così scriveva: “Dirò che a me personalmente questo monumento richiamerà, ogni volta che lo vedrò, un’esperienza che ha lasciato un segno di sangue nella mia giovinezza: l’esperienza della guerra e della prigionia in Germania fatta proprio quando sarebbe stato il tempo di aprirsi ai primi sogni giovanili. Avrei potuto essere anch’io tra coloro ai quali questo monumento è dedicato. Ecco perché ho sentito e sostenuto l’idea che, in una delle nostre vie, in mezzo alle case della nostra gente, sorgessero queste pietre come segno di riconoscenza, come invito al ricordo dei nostri concittadini caduti in guerra. "Non sembri un abusato luogo comune: oggi celebrare i caduti significa avvertire il dovere di evitare la guerra. E questo è dovere che tocca la responsabilità di tutti noi… Si deve semplicemente essere al nostro posto “presenti” come furono “presenti” da soldati questi nostri caduti. Non dobbiamo più essere animati dallo spirito della guerra: ci sosterrà invece, nella nostra pacifica e ordinata convivenza cittadina, il senso della comunità e per la comunità del paese, faremo opera di pace… Ricordare i caduti ha senso per i giovani: se in tutto questo essi sentiranno un invito a conquistare una solida maturità civica che è superamento dell’egoistico pensare a se stessi, questo è superamento dell’assenteismo o del disinteresse verso un impegno personale per il bene della Comunità." Con queste parole penso di aver interpretato i sentimenti di tutta la cittadinanza di Lomagna.


Oratorio del Maressolo

Località Mirasole

L’oratorio del Maressolo, che dista circa 1 km e mezzo dalla Chiesa Parrocchiale, fu fatto costruire nella prima metà del ‘600 da Alessandro Sussago (o Sussago), canonico della collegiata di S. Giovanni Battista di Monza. Dedicato a S. Giuseppe, ha una struttura moderna, coperta da una volta in un’unica navata e con un solo altare nel quale è conservato un piccolo tabernacolo di colore oro e blu cobalto. La devozione tra gli abitanti del paese è ancora diffusa, sebbene il culto sia limitato ad un’unica funzione all’anno che si svolge in occasione della festività di S. Giuseppe (19 Marzo).


Targa in memoria del bombardamento del 12 Gennaio

Via d'Adda Busca

Posta il 25 aprile 2010 all’esterno della Villa Busca, storica residenza della Famiglia Busca Arconati Visconti, ricorda il bombardamento che Lomagna subì durante la Seconda Guerra Mondiale nel quale persero la vita 6 civili.


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