Lotta obbligatoria alla infestazione da processionaria
La lotta contro la processionaria è obbligatoria ed è a carico del proprietario delle piante infestate (Decreti Ministeriali 20/05/1926- 12/02/1938 – 17/04/1998 e 30/10/2007 e nota della Regione Lombardia del 28/04/2011).
La Processionaria del pino è una farfalla che allo stadio larvale, comunemente chiamato “bruco” si nutre di aghi di pino, cedro ed altre conifere, costruendo sulla chioma delle piante grossi e vistosi nidi biancastri.
I bruchi della Processionaria del pino sono provvisti di peli urticanti e di norma raggiungono la maturità tra fine febbraio ed aprile, quando abbandonano definitivamente i nidi scendendo dalle piante in lunghe “processioni” (da qui deriva il nome comune dell’insetto) in fila indiana, per andare ad interrarsi ad alcuni centimetri di profondità, dove si trasformeranno in farfalle durante l’estate.
PERCHÉ COMBATTERE LA PROCESSIONARIA DEL PINO
Dal 2007 è obbligatorio effettuare interventi di disinfestazione dalla Processionaria, perché può essere dannosa per la salute di piante, animali e persone:
- minaccia la sopravvivenza di alcune specie arboree, infestandole e mangiandone in quantità eccessiva;
- i suoi peli, sia quelli sul corpo delle larve, sia quelli con cui sono costruiti i “nidi”, sono fortemente urticanti al contatto con la pelle e le mucose degli occhi e delle prime vie respiratorie, soprattutto in soggetti particolarmente sensibili ed in caso di inalazioni massicce.
I proprietari di aree verdi e per gli amministratori di condominio che gestiscono aree verdi devono:
- fare ogni anno un’accurata ispezione degli alberi potenzialmente attaccabili dall’insetto per verificare l’eventuale presenza di suoi “nidi”;
- in caso di presenza della Processionaria, procedere con l’immediata rimozione e distruzione degli stessi tramite Ditte specializzate, che dovranno provvedere al loro smaltimento.
Tempi e modalità di trattamento sono dettagliati nella nota di Regione Lombardia “Lotta all’infestazione da processionaria (del pino e della quercia) e da euprottide”.
Per evitare rischi per la propria salute occorre evitare il "fai da te": gli interventi devono essere eseguiti solo da Ditte specializzate, trattano in sicurezza l'insetto ed i suoi "nidi" e smaltiscono correttamente quanto asportato.